Chi ama il mare e vive in Italia è una persona fortunata: sono numerose le regioni che offrono spiagge dai colori caraibici per cui c’è solo l’imbarazzo della scelta. Non serve prendere un aereo e volare a chissà quanti chilometri di distanza. Basta qualche ora di autostrada o di treno per ritrovarsi in luoghi da sogno. Rimanendo nel nostro Paese per una vacanza estiva si avrà l’opportunità di affiancare passeggiate serali in posti culturalmente ricchi e meravigliosi alle giornate balneari. Il tutto mangiando cibo di prima qualità.
Tra le mete più visitate e richieste nei mesi che vanno da maggio a settembre c’è Tropea, la Perla del Tirreno. Sebbene ci siano diversi villaggi da sogno in Calabria, la zona della Costa degli Dei offre una flora mozzafiato. L’acqua è cristallina, la sabbia bianchissima, la natura circostante è arida e selvaggia. A questi splendidi paesaggi, Tropea aggiunge il fascino dei suoi edifici e i sapori caratteristici della propria terra.
Tropea: una città, tante leggende
Come tante altre città italiane, anche Tropea vanta una storia lunga e variegata di cui si può avere testimonianza passeggiando tra i vicoli del centro.
Le origini del luogo sono talmente antiche da essere diventate mito. Si racconta, infatti, che Tropea venne fondata da Ercole subito dopo l’abbattimento dei giganti locali. Altre leggende affermano che fu Scipione l’Africano a dare vita a questo luogo. Quello che i resti archeologici e i documenti storici ci dicono è che il posto fu abitato sin dai tempi della Magna Grecia e che, grazie alla sua posizione strategica, Tropea divenne uno dei porti commerciali più importanti del Tirreno durante il periodo dell’espansionismo romano.
Alla festa della Madonna di Romania, celebrata a Tropea il 15 agosto, è legata un’altra storia avvolta nel mistero. Si narra che all’arrivo di una statua della Madonna proveniente da Oriente, il vescovo e il sindaco della città abbiano pensato di posizionare la statua all’interno di una grotta locale pensando di segare le gambe all’opera per adattarla agli spazi bassi. Il falegname che doveva compiere l’atto rimase pietrificato sul fatto mentre il vescovo e il sindaco morirono sul colpo, improvvisamente.
I monumenti da visitare
Se le storie che riguardano Tropea sono affascinanti, gli spazi che la contraddistinguono non sono da meno.
Il Santuario di Santa Maria dell’Isola è il simbolo della città ed è uno dei luoghi che offre la vista panoramica più incantevole sul mare e sulla città (altre terrazze – come il Belvedere Rico Ripa e l’Affaccio Largo Galluppi – si trovano al centro). Non è l’unico luogo sacro, però, a meritare una visita. Imperdibile anche il Duomo di Tropea realizzato nel XII secolo dai Normanni.
Tra i luoghi civili, troviamo, invece, Piazza Ercole, ricca di edifici settecenteschi, e il palazzo Toraldo, una roccaforte interna alle mura che oggi ospita il museo archeologico. La cosa più bella, però, è senza dubbio la passeggiata tra le stradine piene di fiori e piante del centro storico. Tra queste è possibile vedere molti dei palazzi antichi arroccati sulla rupe che costituiscono un vero e proprio spettacolo architettonico.
Le spiagge da non perdere
Il litorale di Tropea offre diversi lidi in cui stendersi al sole. Tra le più belle abbiamo:
- la Spiaggia Marina dell’Isola;
- la Spiaggia Passo dei Cavalieri;
- l’Arenile della Rotonda.
È anche possibile affittare una barca per fare un tour delle migliori calette della Costa degli Dei raggiungibili solo in questo modo.
La Rossa: il piatto tipico della città
In questa città è possibile assaggiare tanti piatti cucinati con la cipolla rossa di Tropea, il prodotto più caratteristico della città. Questo ortaggio è ricco di proprietà nutrienti ed è ormai dimostrato quanto faccia bene alla salute. Sembra, infatti, che la cipolla rossa tenda a ridurre il rischio di formazioni di cellule cancerogene in diverse zone del corpo. Le papille gustative saranno, invece, deliziate dalla dolcezza del prodotto.
La cipolla rossa non è l’unico prodotto tipico della città. Nei ristoranti del posto è possibile assaggiare gli involtini di melanzane, i peperoni ripieni, le linguine con il sugo di pesce e la pasta alle erbe di maggio. Si potrà anche provare la famosa Nduja e mettere alla prova la propria tolleranza al piccante.
Come drink, invece, non si può lasciare Tropea senza aver assaggiato almeno una volta il liquore alla liquirizia.
I festival a cui partecipare
Per provare diverse ricette realizzate con la cipolla rossa sarebbe meglio visitare Tropea in concomitanza con il Tropea Cipolla Party. Durante questo festival, le strade della città si riempiono di stand gastronomici che propongono piatti della tradizione e innovativi accomunati dall’uso dell’ingrediente principe, la Rossa, appunto. Un altro momento utile per gustare la preparazione locale della cipolla di Tropea è a luglio durante la Sagra del pesce azzurro e della cipolla rossa.
Passare Ferragosto a Tropea è l’occasione per vedere dal vivo la processione dedicata alla Madonna della Romanina. Altrettanto caratteristica è la Festa dei Tre Cruci che si tiene il 3 maggio. Durante questa ricorrenza che risale all’epoca pagana, vengono messe in scena rappresentazioni della storia di Tropea e la sera è occupata dallo spettacolo dei giochi pirotecnici.