La sindrome di Brugada è un disturbo del cuore, nello specifico, una anomalia della sua attività elettrica ed è la principale causa di morte cardiaca improvvisa. Ogni battito del cuore è attivato da un impulso elettrico nella parte destra del cuore. Un difetto di questo impulso, fa si che ci sia un’anomalia nel battito cardiaco. La prima descrizione di questa patologia è stata fatta nel 1988 ad opera di alcuni ricercatori italiani, ma è nel 1992 ad opera dei fratelli Brugada che se ne ha la descrizione definitiva e che questa disfunzione cardiaca prende il loro nome. Le persone maggiormente colpite dalla sindrome di Brugada sono uomini in un’età compresa fra i 30 e i 40 anni con prevalenza nelle regioni asiatiche.
I sintomi della sindrome di Brugada sono abbastanza variabili: ci sono pazienti completamente asintomatici e quelli che manifestano episodi di sincopi senza avvisaglie, oppure episodi di cardiopalmo e malessere o rilascio notturno delle urine a causa di una sincope durante il sonno con rilascio degli sfinteri. E’ più facile che si manifesti a riposo piuttosto che durante l’esercizio fisico. L’esame elettrocardiografico, non sempre rivela questa anomalia dell’attività elettrica del cuore tipica della sindrome di Brugada perché il paziente può manifestare aritmie diverse nell’arco della stessa giornata, passando da un elettrocardiogramma perfetto ad uno che indica chiaramente l’anomalia.
Le cause principali della sindrome di Brugada sono di tipo ereditario, mentre per i casi in cui questa ereditarietà non c’è, rimangono ignote le cause. Le cure che si possono adottare nel caso della sindrome di Brugada dipendono dal livello di rischio del paziente. Sono considerati ad alto rischio di infarto improvviso i pazienti che hanno almeno un precedente caso di morte per infarto improvviso, coloro che hanno manifestato, vari svenimenti nel corso della vita, coloro che hanno un grave problema di anomalia cardiaca. Nei casi meno gravi è previsto un programma di follow-up ossia controlli programmati periodici per tenere la situazione sotto controllo. Nei casi più a rischio, invece, si ricorre all’impianto di un piccolo defibrillatore ( cardioverter impiantabile) che monitora 24 ore al giorno il battito del cuore inviando un impulso elettrico in caso di necessità. Le cure tramite medicinali, di norma, non possono essere impiegate a causa della caratteristica anomalia cardiaca della sindrome.
Farmaci da evitare assolutamente nella sindrome di Brugada
I principali farmaci da evitare nella sindrome di brugada sono:
- Antiaritmici ( Ajmalina, Flecainide, Propafenone, Procainamide)
- Pricotropi ( Amitripitilina, Clomipramina, Desipramina, Litio, Loxapina, Nortripitilina, Oxacarbazepina, Trifluoperazina
- Anestetici o analgesici in generale (Bupivacaina, Procaina, Propofol)
- varie ( Aceticolina, Cocaina, Ergonovina, dosi eccessive di alcol)
Farmaci da evitare possibilmente nella sindrome di Brugada
alcuni farmaci che sarebbe meglio evitare nella sindrome di Brugada:
- Abtiaritmici (Amiodarone, Cibenzolina, Disopyramide, Lidocaina, Propranololo, Verapamil, Vernakalant
- Psicotropi ( Carbamazepina, Ciamemazina, Clotiapina, Dosulipina, Doxepina, Fluoxetine. Fluvoxamina, Imipramina, Lamatrignina, Maprotilina, Paroxetina, Pefenazine, fenitoina, tioridazina)
- Anestetici e Analgesici (ketamine, Tramadol)
Fare attenzione anche all’impiego di anestetico in ambito odontoiatrico, non sembra essere pericoloso in quanto la somministrazione ha un dosaggio molto basso, ma è importante fare presente al medico che si soffre della sindrome di Brugada. Prestare inoltre attenzione alle prescrizioni farmacologiche multiple e ai possibili effetti delle loro associazioni.
Consultare sempre un esperto per qualunque dubbio o chiarimento.