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Scegliere il nome dell’azienda: 5 sviste da evitare perché irrimediabili

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Quando si dà il via ad un nuovo progetto, è necessario nominarlo nel modo più corretto possibile. Ogni imprenditore digitale e non, ha dovuto fare i conti con lo scegliere il nome della propria azienda. Uno degli aspetti cruciali, che distingue chi ha avuto successo da chi ha fallito miseramente, riguarda proprio la denominazione.

Una fase, quella del naming, che inciderà molto sul destino di un blog, di un’attività di ogni tipo. Nel momento in cui si va a scegliere il nome della propria azienda, si sta già ponendo le basi per il futuro. Il nome dovrà racchiudere i valori, l’identità e le idee da confermare negli anni a venire.

Questa decisione dovrà essere assolutamente ponderata.

Una volta scelto il nome, esso rimarrà scolpito nella memoria dei tuoi clienti con i suoi aspetti positivi o negativi. E quando si sta per registrare il marchio, non si può tornare indietro. Perciò è meglio non farsi prendere dalla fretta e agire con raziocinio.

Affidarsi ad un copywriter

Nessuno di noi possiede tutte le competenze del mondo ed è capace di svolgere ogni lavoro. Un imprenditore potrà essere molto ferrato nel campo del marketing e di tutto ciò che gli gira attorno, ma potrebbe non avere molta creatività per scegliere il nome della sua azienda. In questo caso è consigliabile rivolgersi a chi tale decisione, la prende ogni giorno per lavoro: il copywriter. Una figura che riesce a fondere lo spirito creativo con la capacità di persuasione, facendo provare un’emozione nuova ai clienti.

Il copywriting è una materia estremamente complicata, in cui tutti tentano di cimentarsi ma in cui solo pochi riescono ad avere fortuna. Se però riusciste a trovare il giusto copywriter, il vostro nome aziendale potrebbe darvi dei risultati enormi.

Chi si occupa della fase di naming sà benissimo che il nome dovrà avere determinati requisiti come la semplicità, l’unicità e magari racchiudere una storia stimolante.

Allo stesso tempo è al corrente di ciò che la denominazione deve escludere.

Se però la vostra volontà è quella di affrontare la fase di naming in completa autonomia, è giusto essere avvisati su alcuni errori da cui starsene alla larga. Andiamo ad analizzare nel dettaglio queste imprecisioni da evitare, in modo da incrementare la potenzialità del proprio brand.

Utilizzare termini negativi nel nome dell’azienda

 L’errore più eclatante che si può commettere durante la fase di naming è quello di utilizzare dei termini che evochino pensieri o quant’altro di negativo. Nel marketing le sensazioni negative devono essere escluse a priori. Suscitare un’emozione poco gradita nel cliente lo farà scappare di sicuro.

Molto meglio utilizzare termini positivi, coinvolgenti e in grado di riunire tutti i tuoi clienti sotto un sistema di valori e stati d’animo gradevoli e condivisibili. Tieni bene a mente che ogni persona cerca di rispecchiarsi in qualcosa. Se il tuo brand evocherà elementi negativi, certamente le persone non vorranno essere associati ad esso.

Scegliere nomi impronunciabili

Non appena avrai trovato il nome che credi giusto, inizia a pronunciarlo per sentire come suona. Immagina la scena con due persone che stanno parlando del vostro marchio. Se per esclamare il nome dell’azienda questi due poveracci sono costretti a pronunciare una sequenza imprecisata di lettere senza apparente senso logico, il nome scelto è evidentemente errato.

Mai come in questo caso, la semplicità paga. La maggior parte di noi neanche immagina i processi mentali che stanno dietro la scelta di una determinata azienda per comprare un prodotto o un servizio. Un nome semplice, facilmente pronunciabile rimarrà più a lungo nella memoria dei clienti che si ricorderanno di voi a lungo.

Inserire giochi di parole forzati

Spesso, il desiderio di essere originali ad ogni costo porta sulla strada sbagliata. Certo, è vero che creando dei giochi di parole nel nome aziendale è più probabile colpire nel segno.

Tuttavia è necessario andarci, come si suol dire, con i piedi di piombo. I nomi di fantasia per la tua azienda non dovranno esagerare nella volontà di distinguersi dagli altri.

Giochi di parole troppo complicati da capire e difficilmente intuibili significherebbero solamente darsi la zappa sui piedi. Le persone avrebbero la percezione di un’azienda più attenta al proprio ego che al rispondere efficacemente ai bisogni della sua clientela; senza contare che non c’è nulla di peggio del dover spiegare un gioco di parole.

Decisamente un disastro, in termini di comunicazione.

Non fare attenzione alle lingue

Esistono un numero elevato di parole che in una lingua hanno un significato e in un’altra si riferiscono a concetti diversi. Ad esempio, mentre per noi italiani la parola “camera” risponde al luogo in cui si dorme la notte, per un inglese non è così. Per un nativo di Londra, questa parola rimanda allo strumento utilizzato per fare le foto e i video.

Perciò con considerando il significato che le parole assumono nelle varie lingue, è possibile incappare in fraintendimenti sgraditi. Se la tua ambizione è quella di esportare il nome del brand anche all’estero, questo aspetto è di fondamentale importanza.

Stesso discorso dicasi per le assonanze. Parole che in una lingua hanno un suono ed un significato preciso, possono avere problemi in altre lingue, in cui quel suono corrisponde ad altre parole sgradite.

Emblematico, in questo senso, è il caso del film Oceania, che in Italia ha avuto questo nome anche se il titolo originale è Moana, per evitare l’omonimia con la nota pornostar, come racconta Il Giornale in questo articolo.

Copiare altri nomi

Questa idea non deve neanche passare per la mente. Prendere spunto o peggio scopiazzare il nome di qualche altra azienda vuol dire porre fine al tuo progetto. Come abbiamo detto, il nome deve incorporare dei valori assolutamente positivi. Se i tuoi clienti scoprissero che il nome della tua azienda non è originale ma contraffatto, come la prenderebbero?

Discorso simile nel caso si pensi di usare un altro marchio? È importante sapere cosa succede se si usa un marchio registrato da altri: si rischia di passare dei problemi di natura legale che includono cause e conti molto salati; quindi si tratta decisamente di una pessima idea. Da evitare.

Inoltre che bisogno c’è di andare a plagiare un’altra azienda, quando molto probabilmente la tua nuova attività ha dietro di sé una miriade di elementi interessanti da cui attingere per la scelta del nome?

Conclusioni

L’affermazione nel web o nell’offline, che si voglia o no, passa anche attraverso la scelta del nome per l’azienda. Un nome adeguato è in grado di stabilire un legame profondo tra azienda e clienti. Quindi è necessario prestare particolare cura a questo processo di brand naming, per far sì che il nome riecheggi per sempre nelle orecchie delle persone.

Come visto, è un lavoro da professionisti. Non scegliere il tuo brand totalmente da solo, ma fatti assistere da esperti e professionisti della comunicazione, che possano esprimere in pochi caratteri tutti i valori del tuo brand.