Come ben sappiamo, il Ministero della salute è molto attento nell’aggiornare, ogni anno, l’elenco dei cibi più indicati per una crescita sana e ridurre al massimo i rischi di esporre il proprio fisico allo sviluppo di malattie. Anche se il focus di ogni piramide degli alimenti che si rispetti è incentrato più sulla varietà dei pasti da realizzare e dalla frequenza con cui proporli a tavola durante la settimana, esistono alcune linee guida che, a seconda dell’età dell’utente, dovrebbero indicare che cosa evitare a tavola se si vuole mantenere una buona salute.
Le carni animali
Non si parla di tutte le carni che provengono dall’uccisione di esseri viventi appartenenti all’ambiente acqua o terra, ma solo di quelle più grasse e potenzialmente più tossiche per il nostro intestino. E’ il caso della carne di vacca, in grado di rallentare il metabolismo e allungare molto i tempi di digestione. Rientrano in questa classe di alimenti, di cui non è auspicabile abusare, anche i prodotti alimentari derivati dai suini. Si dice che del maiale non si butta nulla, ed è proprio quello che accade all’interno del nostro colon, vista la difficoltà con cui gli scarti alimentari, derivanti da questo prodotto, riescono ad essere espulsi completamente dal retto. Non è un caso se il ricorso a lavaggi intestinali e a sedute d’idrocolonterapia, presso qualche centro specializzato, deriva molto spesso da qualche “intossicazione da maiale” e occorrerebbero più sedute per liberarsi completamente di questi rimasugli di carne in putrefazione.
Anche in acqua c’è del marcio
Chi lo ha detto che tutto quello che viene dal mare è buono e genuino? Al di là del fatto che esistono prodotti ittici più grassi, che non dovrebbero essere mangiati ogni giorno, come nel caso del salmone o del capitone, vi è un elenco di pesci, decisamente nemici delle piramidi alimentari umane. Anche se al vertice della catena alimentare acquatica, i grandi predatori come tonni e pesci spada posseggono dei quantitativi di mercurio e piombo nelle loro carni, tali da suggerire di non includerli con frequenza nella dieta quotidiana. Molti esperti di nutrizione infatti quando devono consigliare che cosa evitare nella piramide degli alimenti settimanale, invitano a consumare pasti a base di questi grandi predoni del mare, massimo 2 volte al mese. La diffusione dei ristoranti di sushi su territorio italiano e la passione televisiva verso la tartare di tonno sta causando un aumento della richiesta di pesce pelagico sul mercato e un accumulo sempre maggiore di metalli pesanti nello stomaco dei consumatori. Lo scarico industriale nei fiumi e il successivo arrivo di materiali tossici nel mare, alimenta un temibile circolo vizioso . Accade così che i pesci piccoli si nutrono di residui di piombo e mercurio ed i pesci grandi, con un ciclo di vita decisamente più lungo, mangiando i pesci di taglia più ridotta, tendono ad accumulare enormi quantitativi dannosi per la salute dell’uomo, ultimo predatore al termine di questo ciclo alimentare.
Altri consigli pro salute
I dietologi di tutto il Mondo, ma anche il Ministero della salute italiana, invita gli utenti a limitare l’uso in cucina di olio di semi e di realizzare più di una frittura a settimana. Anche la frittata, apparentemente “buona e sana” saprebbe come debilitare il nostro colon e renderlo irritato, qualora venisse proposta più volte, durante l’arco della settimana. Un valido piano alimentare, che rispetti i diktat di una piramide nutrizionale, dovrebbe mantenere le bibite gassose e gli alcolici ben distanti dalla tavola, perchè in grado di infiammare le pareti gastriche e generare numerosi problemi di evacuazione nel pubblico che li consuma con maggiore continuità.
Ricordatevi però che la ricetta perfetta per vivere in forma include degli “ingredienti extra”, rispetto quelli convenzionalmente indicati nella piramide alimentare italiana. Praticare una corsetta al parco di 20 minuti, 2 volte ogni 7 giorni, garantirà il mantenimento di un buon tono muscolare e migliorerà il grado di rilassamento mentale dell’individuo, aspetto essenziale della nostra vita quotidiana.