Oggigiorno sono sempre più numerose le persone che riscontrano nella loro alimentazioni intolleranze ed allergie a determinati alimenti. Sono sempre più in aumento ad esempio le persone che soffrono di intolleranza al glutine e non possono quindi mangiare tutti quegli alimenti che lo contengono. La lista degli alimenti che non è possibile mangiare è abbastanza lunga, ma principalmente possiamo dire che non si possono assumere tutti i derivati del grano. Quando si soffre di questa intolleranza per evitare i problemi con il glutine bisogna seguire una specifica dieta e in alcuni casi il dottore potrebbe consigliare anche una vera e propria terapia vitaminica per riuscire a ottenere i nutrienti che sono contenute nei carboidrati derivanti dal grano, e che purtroppo non è possibile assumere con la normale alimentazione.
Cos’è il glutine
Il glutine è un complesso proteico tipico di alcuni cereali, principalmente il grano. Questo complesso a livello chimico risulta insolubile all’interno di un’ambiente acquoso. Le componenti che compongono questo insieme di proteine sono principalmente due ossia la prolammina e la gliadina del frumento che risulta essere responsabile dei fenomeni di reazioni avverse. Infine troviamo la glutenina che è presente all’interno della cariosside dei cereali come il frumento, la segale, il farro e l’orzo.
Intolleranza al glutine
L’intolleranza al glutine si distanzia dalla celiachia per diverse condizioni. La celiachia è un disturbo allergico che viene attivato dal glutine e che può portare ad una reazione allergica pericolosa che potrebbe condurre persino alla morte. L’intolleranza al frumento o al glutine invece nasce nel momento in cui il corpo reagisce al glutine con un disturbo funzionale non di natura allergica.
Quando si soffre di sensibilità al glutine è necessario effettuare un controllo ad esclusione per riuscire a comprendere se sono veramente i prodotti che contengono questo componente a fare male. L’intolleranza al glutine, dunque per essere contrastata, prevede una dieta che esclude man mano dall’alimentazione tutti quei prodotti che contengono questo specifico componente come la segale, il farro, l’orzo e il frumento.
L’intolleranza al glutine a differenza della celiachia, dopo un lungo periodo di astinenza dai prodotti che lo contengono, permette di rintrodurre lentamente nella dieta piccole quantità di integrazione, per controllare se l’intolleranza alimentare è svanita o se bisogna continuare ad astenersi da questi prodotti contenenti glutine. In ogni caso, in proporzione all’aumento di questa intolleranza, sono aumentati anche i prodotti senza glutine in commercio che permettono di assumere lo stesso farinacei e che possono essere assunti dai celiaci e da coloro che soffrono di un’intolleranza. Fino a qualche decennio fa mettersi alla ricerca di prodotti senza glutine diveniva una sorta di caccia al tesoro, senza considerare l’elevata spesa economica che questi alimenti comportavano. Oggi invece è possibile trovare alcuni prodotti senza glutine anche online, comodità che permette non solo di ricevere la spesa direttamente a casa, ma anche il gusto di scegliere senza fretta prodotto dopo prodotto, analizzandone le caratteristiche e gli ingredienti.
Glutine fa male?
Dati gli innumerevoli casi di intolleranza e di celiachia sono in molti a chiedersi se il glutine fa male. Il glutine, come abbiamo visto, è un insieme di proteine ed è contenuto naturalmente nell’orzo, segale, frumento e farro. In realtà il glutine in sé alle persone che non hanno una specifica intolleranza e non soffrono di celiachia non fa male, però bisogna sempre porre molta attenzione alla propria dieta. Infatti, un regime alimentare eccessivamente ricco di carboidrati e di alimenti ricchi di glutine come quelli confezionati a lungo andare può creare un’intolleranza al glutine, essendo basati su miscele di grano raffinato. Infatti, come ogni cosa se ne si abusa nel tempo si rischia che il corpo non sia più in grado di sintetizzare correttamente questa proteina, portando poi a divenire intolleranti al glutine.