Uno dei dubbi sicuramente più frequenti di chi si avvicina al mondo della fotografia è capire come evitare foto mosse, un problema molto comune e che soprattutto è poco risolvibile in fase di post-produzione.
Risulta quindi subito evidente l’importanza di trovare la giusta stabilità in fase di scatto, quindi non perdiamoci in troppi preamboli e cerchiamo subito di capire quali tecniche adottare per capire come evitare foto mosse.
Foto mosse e tempo di posa
La stabilità dei nostri scatti non dipende dalla scelta della nostra fotocamera ma è in stretta correlazione con il tempo di esposizione scelto, visto che più è alto questo valore più difficile sarà ottenere un’immagine perfettamente nitida.
Quindi il punto cruciale è capire quale valore massimo posso impostare senza rischiare di avere foto compromesse da questo difetto.
Questo massimo valore in fotografia viene chiamato tempo limite di scatto e come puoi trovare anche su Wikipedia si può facilmente calcolare, usando la formula:
Tempo limite di scatto = 1/lunghezza focale utilizzata
Quindi possiamo facilmente dedurre che utilizzando un teleobiettivo avremo più difficoltà di stabilizzare un’immagine rispetto a un grandangolo.
Tempo limite e fattore di crop
Quando si calcola il tempo limite di scatto bisogna fare attenzione al fattore di crop della propria fotocamera, perché potrebbe giocare brutti scherzi.
La legge che abbiamo appena enunciato è riferita al formato full frame ma con l’avvento del digitale i sensori si sono diversificati in dimensioni, questo influisce sulla reale focale usata da un obiettivo e quindi sul reale valore della focale che dovrai inserire nella formula.
Come usare il fattore di crop per evitare foto mosse
Più è piccolo un sensore rispetto al formato full frame maggiore sarà il suo fattore di crop, per esempio un apsc Nikon presenta un formato di crop pari a 1,5.
Questo fattore si traduce in una diminuzione dell’angolo di campo rispetto alla focale realmente utilizzata.
Per trovare la reale focale con la quale scatterai la tua immagine, chiamata anche focale equivalente, dovrai utilizzare questa formula:
Focale equivalente = focale utilizzata x fattore di crop
In questo modo troverai il vero valore da utilizzare nella formula del tempo limite di scatto, facciamo subito un esempio pratico per capire.
Se noi utilizziamo una lente con focale 50 mm su un apsc Nikon dovremmo fare:
Focale equivalente = 50 x 1,5 = 75 mm
Quindi per calcolare il tempo limite dovremo fare : 1/75 e non 1/50
Logicamente questo ragionamento deve essere fatto con tutte le focali e con il giusto fattore di crop della tua fotocamera.
Come impugnare la fotocamera per evitare foto mosse
Ma come è spiegato molto bene anche all’interno del corso online del sito Fotografare per Stupire, ricordati sempre che il solo rispetto del tempo limite di scatto non basta se non teniamo la fotocamera nel modo corretto.
Gran parte dei problemi di foto mosse è dovuto infatti agli impercettibili movimenti delle nostre mani ed è quindi bene conoscere al meglio come stabilizzare questo sistema per ottenere immagini perfettamente nitide.
Per impugnare correttamente il tuo corpo macchina esegui queste semplici operazioni:
- Impugna saldamente la fotocamera con due mani, mettendo la mano sinistra con il palmo rivolto verso l’alto sotto il corpo macchina e le tre dita terminali della mano destra nell’apposita impugnatura.
- Metti l’indice della mano destra sul pulsante di scatto e il pollice nella parte posteriore del corpo macchina.
- I gomiti devono essere saldamente vicini al corpo e la testa leggermente in avanti, con la fronte che preme contro la fotocamera.
- Le gambe devono invece essere leggermente divaricate e volendo puoi portare una delle due gambe un po’ più avanti rispetto all’altra per migliorare la stabilità.
Come evitare foto mosse in condizioni di luce critiche
Purtroppo il tempo di posa non è utile solo per controllare questo parametro ma ha una grandissima importanza anche nello stabilire la corretta esposizione di uno scatto ed è quindi strettamente correlato con la quantità di luce presente in scena.
Questo comporta che spesso in condizioni di scarsa luminosità il tempo di posa debba essere scelto per evitare di avere fotografie sottoesposte e che questo valore sia maggiore del tempo limite di scatto.
Vediamo quindi subito come risolvere questo problema.
L’importanza del treppiede
In questi frangenti l’unica cosa che puoi fare per ottenere uno scatto perfettamente nitido è usare un buon treppiede.
Anche se questo accessorio non è molto amato soprattutto da chi si avvicina alla fotografia per la prima volta, il treppiede è in assoluto l’arma migliore che puoi usare per non rischiare di avere foto mosse.
Puoi anche decidere di lasciare la fotocamera su un appoggio di fortuna ma sinceramente non ti consiglio di adottare questa tecnica a lungo.
Oltre a rischiare di compromettere centinaia di euro con una caduta, scegliendo un appoggio di fortuna non avrai la piena libertà di comporre che potresti avere utilizzando un treppiede e la comunicazione dei tuoi scatti ne risentirà.
Ottieni immagino nitide con lo stabilizzatore
Ti segnalo infine un ultimo accessorio per migliorare la nitidezza delle tue immagini che è presente in alcuni teleobiettivi in commercio.
Come abbiamo detto a inizio articolo questa categoria di lenti è altamente instabile a causa dell’elevata lunghezza focale, per questo motivo i costruttori hanno pensato a un sistema per attenuare questo difetto.
Si tratta di un movimento delle lenti interne all’ottica che bilancia i movimenti della mano permettendoti di scattare anche con 4 stop in meno del normale tempo di esposizione.
Naturalmente questa preziosa caratteristica incide sul costo finale di questa tipologia di obiettivi ma direi che ne vale assolutamente la pena.
Come evitare foto mosse: conclusioni
Nell’articolo di oggi abbiamo analizzato tutte le tecniche per ottenere fotografie con la giusta nitidezza, ricordati sempre di controllare il tempo limite di scatto prima di premere il fatidico pulsante perché rappresenta il metodo migliore che hai a disposizione per risolvere questo problema.
Non sottovalutare mai questo difetto d’immagine perché come ti ho detto a inizio articolo è difficilmente recuperabile anche in post produzione e si corre quindi il rischio di avere delle fotografie inutilizzabili.