Moltissime aziende che hanno un reparto produttivo, che si tratti di prodotti destinati al B2B o al B2C, decidono costantemente di aprire un e-commerce per cercare di espandersi sul mercato e raggiungere anche tutti i potenziali clienti che si trovano lontani dalla sede e non possono così raggiungerla.
Il settore delle vendite online in Italia si è sviluppato da moltissimo tempo e con il periodo pandemico, come descritto anche molto bene qui, il numero di aziende che hanno deciso di sviluppare uno store online per vendere i propri prodotti in tutta Italia è cresciuto a dismisura.
Magari non avete colto la palla al balzo, oppure avete pensato che in quel momento storico non fosse opportuno investire in questa direzione, ma oggi state cambiando idea e siete così interessati a aprire uno store online per i vostri prodotti.
Prima di affacciarvi in questa nuova avventura è però necessario comprendere bene alcuni aspetti, in modo da non avere brutte sorprese e non sprecare così il budget che avete allocato per la creazione di un sito web per le vendite online.
L’importanza della struttura del sito web
Potreste aver deciso di affidarvi ad una web agency oppure valutare una realizzazione interna all’azienda, magari per risparmiare del budget.
In entrambi i casi è necessario valutare fin dal primo istante la struttura che avrà il sito web. Si parte dal CMS che utilizzerete (in questo articolo troverete alcuni consigli che vi saranno molto utili) e si arriva fino all’organizzazione dei prodotti in categorie.
È fondamentale creare un’alberatura che abbia categorie ben definite, evitando confusione che potrebbe essere dannosa sia per gli utenti che per i motori di ricerca.
La promozione dell’e-commerce: Seo e campagne a pagamento
Creare il sito web è solamente il punto di partenza purtroppo. Sebbene si debbano sostenere dei costi, una volta che l’e-commerce sarà online, sarà totalmente inutile se non ci sono visitatori e utenti che navigano sulle vostre pagine e sui vostri prodotti.
Per questo motivo diventa essenziale allocare del budget per delle campagne a pagamento. Potrete decidere di sfruttare il circuito pubblicitario di Meta per cercare di colpire una domanda latente degli utenti, oppure prediligere le enormi potenzialità che riserva per voi Google Ads, in particolar modo per quanto riguarda le campagne sulla rete di ricerca e le nuovissime Performance Max, che funzionano molto bene, seppur siano leggermente costose in fase iniziale.
Attenzione ai competitor
Il terzo punto su cui conviene soffermarsi è sui vostri concorrenti, in particolar modo sulle azioni che potrebbero fare nel caso iniziaste ad avere molta visibilità online, sottraendogli così posizioni, vendite e fatturato.
Vi suggeriamo quindi di tenere sempre attiva una campagna su Google Ads con le parole chiave del vostro brand, in modo che nessuno le possa sfruttare. Un altro investimento utile è quello relativo alla registrazione del vostro marchio, specialmente se vendete abbigliamento o prodotti destinati al B2C. Questa pratica è anche molto utile per difendere il proprio brand dalle contraffazioni, come spiegato anche all’interno del nostro articolo.
Ora che avete capito su quali aree dovrete investire maggiormente, vi suggeriamo di verificare con cura il vostro business plan per questo aspetto dell’azienda, allocare il budget e partire con questa nuova avventura che siamo certi vi porterà moltissime soddisfazioni.