Come scrivere per l’utente senza commettere strafalcioni per la SEO.
Quando si vuole migliorare il posizionamento su google di un determinato sito web, una parte del lavoro consiste nello sviluppare un blog a tema all’interno del sito ed “alimentarlo” continuamente con articoli correlati al business aziendale.
Però a volte sorge una domanda: come scrivere articoli online senza fare strafalcioni? E non sto parlando solo di errori grammaticali, ma reali problemi SEO e di marketing.
Il problema più grosso infatti è che spesso, chi scrive per il web lo fa senza conoscere un minimo di regole seo per la scrittura online, o al contrario le prende a volte troppo alla lettera.
Vediamo alcuni di questi errori comuni:
Seguire alla lettera il semaforo di Yoast SEO
Articoli da 300 parole, la keyword principale almeno 7/8 volte nell’articolo, paragrafi non più lunghi di 25 parole (questa è la mia preferita), e molte altre nefandezze suggerite da uno dei plugin più famosi per la SEO.
Per fare un po’ di chiarezza va sfatato questo mito che se il famoso semaforo non è verde allora l’articolo non è seo friendly.
Yoast è utilissimo, per molti motivi, ma non per scrivere articoli online.
come scrivere articoli online senza Yoast SEO?
Semplice, seguendo delle banali regole di buona scrittura, con una keyword research adeguata e molto buon senso.
Paragrafi troppo lunghi
Un altro errore comune, al contrario di prima dove Yoast suggerisce di scrivere paragrafi da 25 parole, è quello di scrivere paragrafi lunghissimi, magari con poca punteggiatura, che vanno a formare un testo di difficile comprensione.
Quest’ultimo paragrafo che avete appena letto è di 3 o 4 righe e di 36 parole, un limite all’incirca al quale potete fare riferimento.
In ogni caso la giusta regola è variare, scrivere periodi di lunghezza diversa, in modo da non annoiare il lettore e mantenere un ritmo di lettura interessante.
Attenzione anche a non creare quelli che vengono chiamati “muri di testo”, cioè una serie infinita di paragrafi senza interruzioni di spazio tramite immagini, grafiche, CTA, titoli vari.
Parole chiave sempre in grassetto
Mi imbatto ancora in articoli dove tutte le keyword, anche quelle che si ripetono più volte, sono sempre e comunque in grassetto, per comporre frasi tipo questa:
“Scrivere sul web è un arte, perché scrivere articoli online per ottimizzare un blog è importante per acquisire traffico in target“
Bene, con questo tipo di scrittura avete evidenziato tutto e niente, mettendo invece in difficoltà il lettore su quale punto deve focalizzarsi.
Pochi concetti ma ben chiari, insomma, ed in grassetto solo quello che serve per comprendere meglio il contenuto.
Keyword, troppe maledette keyword
Restando in tema keyword, troppo spesso ancora oggi, ci capita di leggere articoli sovra ottimizzati, cioè con l’abuso di parole chiave all’interno del testo.
Fortunatamente da quando la scrittura semantica è entrata a far parte dell’algoritmo di google, si possono tranquillamente scrivere testi usando un tipo di scrittura più naturale, meno forzata, ma che semanticamente diano forza all’articolo andando a centrare meglio il search intent degli utenti.
Per lo stesso motivo, cioè nel tentativo di sovra ottimizzare un articolo, a volte si cade nell’errore di usare keyword, singole o a coda lunga, senza l’uso delle così dette stop words.
Mi spiegate qual’è il senso di scrivere ancora oggi “idraulico Pavia”?
Ho capito che quella è la query usata dall’utente medio per fare quella determinata ricerca, ma google è cresciuto, fa uso di A.I, volete dirmi che non conosce la differenza tra “idraulico Pavia” e “idraulico a Pavia”?
Questo purtroppo non succede solo negli articoli del blog o in guest post per fare link building, ma anche nelle home page dei siti web, fatto secondo me ancor più grave.
Smettiamola quindi di scrivere in quello che in gergo viene definito keywordese e usate l’italiano per cortesia.
Da sovra ottimizzare a non ottimizzare per nulla.
Abbiamo appena discusso di testo con troppe keyword, ripetute fino alla nausea, tanto da risultare contenuti non fruibili e poco scorrevoli.
Accade anche il contrario, però, cioè di blog con articoli scritti senza sapere dove a parare, senza un calendario editoriale studiato e preciso, senza keyword research, articoli scritti senza una scaletta e pianificati nei contenuti.
In questo modi si rischia solo di perdere tempo, di scrivere senza nessuna logica editoriale, senza obiettivi ma soprattutto senza nessuna resa, in quanto questi articoli non si posizioneranno mai decentemente sui motori di ricerca.
come scrivere articoli online senza sbagliare e con un minimo di criterio, quindi?
Semplice, prepara una scaletta, come ad esempio la seguente, prima di partire con una serie di articoli:
- Stila un calendario di argomenti da trattare
- Prepara una serie di titoli correlati
- Fai Keyword research sui temi da trattare
- Struttura gli articoli con titoli, sottotitoli, paragrafi, prima di iniziare a scriverli
Non è tutto qui, ovviamente, ma è già una buona base per partire avendo un minimo di idea su cosa e come scrivere.
Errori grammaticali
Purtroppo se c’è una cosa in qui le persone sono brave è individuare i vostri errori e farveli notare. E’ la nuova moda imposta dai social network, dove chiunque si sente libero di criticare.
Con questo voglio dirvi di stare sempre attenti agli errori grammaticali, perché se anche ci sono i correttori automatici, non dovete fare sempre e solo affidamento su di loro.
Alcuni esempi di errori ortografici tipici sono:
- Perchè scritto con l’accento errato della è (si scrive perché).
- Scrivere E’ anziché È (combinazione tasti: alt+0200).
- Mettere i puntini di sospensione (…) dappertutto.
- Esagerare CON LE MAIUSCOLE.
- Punteggiatura “ad cazzum” (scusare il francesismo).
Comunicare con i toni sbagliati
Quando si vuole comunicare qualcosa bisogna farlo con i toni giusti, a volte seri ed a volte meno, sapendo dosare un po’ di ironia al momento giusto per strappare un sorriso.
Esistono decine di articoli uguali al tuo, che spiegano le stesse cose, dammi un buon motivo per cui io dovrei leggere il tuo blog anziché quello di tizio.
Per scrivere non ci vuole solo conoscenza, ma anche tanta passione (e pazienza per fare keyword research).
Insomma, la prima regola è “scriviamo semplice”, poi si migliorerà nel tempo, almeno lo spero.
Conclusione
Abbiamo visto che la scrittura sul web non è così semplice, però ricordiamoci che non è sufficiente scrivere bene per posizionare un sito sui motori di ricerca, ma i fattori SEO sono molti e diversi.
Alcuni di questi fattori SEO sono:
- Anzianità del sito web
- Hosting performante
- Struttura del sito web
- Ottimizzazione su mobile
- Ottimizzazione dei link interni
- Link esterni (backlink)
- Ottimizzazione delle immagini
Per cui è necessario seguire tutta una serie di pratiche SEO utili per farti meglio conoscere da Google, però dal momento che da anni vige la regola, o il detto, CONTENT IS KING, è senza dubbio che scrivere bene i contenuti delle singole pagine web o dei post del blog, sia assolutamente da fare.