condizionatore-mitsubishi_800x576

Condizionatori, le marche consigliate e quelle da evitare

Posted by

Estate torrida e afosa? Sicuramente molti di noi stanno pensando all’acquisto di un condizionatore di ultima generazione in grado di rendere le nostre giornate, ma anche nottate, sopportabili e addirittura rigeneranti. Perché al giorno d’oggi un buon condizionatore non è solo un comodo e meno ingombrante sostituto di un comune ventilatore, ma i nuovi modelli in commercio sono diventati dei veri e propri elettrodomestici tecnologicamente avanzati in grado di svolgere più funzioni contemporaneamente e di mostrarsi anche come eleganti oggetti di design da esibire con orgoglio.

Nel momento dell'acquisto di un condizionatore, così come spiegato sul sito Emiliaimpianti.it, azienda che si occupa della vendita di climatizzatori e condizionatori a Modena è importante tener conto che non tutte le marche sono sinonimo di efficienza e affidabilità, ce ne sono alcune che battono tutte le altre a mani basse e la loro tecnologia è riconosciuta a livello mondiale.

Condizionatori, perché sceglierlo giapponese

Parliamo, nello specifico dei brand giapponesi – come, ad esempio, Toshiba, Daikin, Mitsubishi Electric e Fujitsu General – vero sinonimo di esperienza, innovazione tecnologica e attenzione ai dettagli.

Ci sono essenzialmente tre principali motivi che rendono le marche di climatizzatori giapponesi preferibili rispetto alle altre presenti sul mercato.

3 motivi per scegliere un condizionatore giapponese

Ecco i buoni motivi per scegliere un condizionatore giapponese:

  1. QUALITA' DELLO STUDIO E DEI CONTROLLI: è riconosciuta a livello mondiale l'alta precisione e lo studio che i giapponesi applicano ad ogni passaggio che riguarda tutti i singoli lavori a cui si applicano. La filiera di produzione di un'azienda giapponese di climatizzatori è controllata a livello maniacale dall'inizio della lavorazione fino al completamento finale del prodotto e, cosa che rende ancora più apprezzabile la qualità dei loro prodotti, ogni fornitore che venderà i loro climatizzatori è obbligato a fornire, qualora gli venisse richiesto, tutti i risultati seguenti ai test specifici effettuati su ogni componente della macchina. Test, questi ultimi, che vengono fatti anche sul prodotto finito, il quale deve uscire dalla casa madre senza neanche l'ombra del minimo errore, compresa la certificazione che rende i climatizzatori conformi alla normativa europea RoHS che vuole apparecchiature prive di sostanze pericolose per la salute dell'uomo.
  2. RUMOROSITA' PARI A ZERO: quanto è importante che un buon condizionatore svolga il suo lavoro di refrigerio senza però ostacolare le nostre attività quotidiane – pensiamo al loro uso negli uffici o nelle biblioteche – o semplicemente il nostro riposo serale se abbiamo necessità di utilizzarlo durante la notte? Anche in questo caso le aziende giapponesi da anni svolgono studi approfonditi e test a riguardo e sono riuscite a produrre condizionatori che riducono al minimo i decibel, grazie anche al fatto che essi sfruttano energia rinnovabile che non necessita di un maggior carico da parte del compressore esterno, senza contare il notevole risparmio in bolletta che ciò comporta.
  3. ARIA PULITA E PRIVA DI ACARI: se si è vittime di allergie a polvere e acari, spesso, i condizionatori possono mettere in circolo aria contenente particelle di sporco che si trovano nella stanza. Le macchine giapponesi, invece, sono dotate di in sistema di depurazione dell'aria che trattiene le particelle cariche di impurità per riconvertirle in particelle d'aria pulite che possono solo arrecare beneficio agli occupanti della stanza in cui il condizionatore è posizionato.

Condizionatori e climatizzatori, quali evitare

In media il prezzo di un condizionatore dual split (12+9) top di gamma (uno dei modelli giapponesi per intenderci) ha un costo che varia dai 1.200,00 ai 1.700,00 euro. Stiamo pagando solo il brand? Assolutamente no! Guardando una ricerca di Altroconsumo su 48 modellli di climatizzatori, si può notare che tra i modelli considerati "peggiori" ci sono anche marchi che a nostro parere possone sembrare top gamma, come ad esempio Samsung e Whirlpool.

Online e nei negozi di elettrodomestici potete trovare una vasta gamma di condizionatori di tutti i prezzi. Spesso ci sono offerte davvero strepitose, chi non ha mai visto su volantini offerte per climatizzatori a 350,00 euro? Una bella differenza rispetto ai modelli giapponesi, stiamo parlando di un risparmio di oltre mille euro. Ma possiamo fidarci?

Se siamo costretti a fare i conti con il nostro portafoglio e di conseguenza abbiamo un budget limitato per l’acquisto del nostro condizionatore, dobbiamo per forza orientarci verso un modello di bassa gamma. Questo non significa che porteremo a casa nostra un modello che non funziona, anzi, anche il modello più economico riuscirà a darvi quel giusto refrigerio per affrontare le giornate più calde dell’estate. Vediamo adesso cosa differenzia un modello top gamma rispetto un modello economico.

Un condizionatore economico, rispetto ad un modello top gamma, sarà:

  • Meno efficiente: il suo EER ( Indice Efficienza di Raffreddamento ) sarà molto più basso, quindi la sua capacità di raffreddare o riscaldare (COP) sarà molto più bassa rispetto ad un modello di qualità. Questo incide sui consumi in bolletta, il condizionatore economico per portare la vostra stanza alla temperatura desiderata, dovrà consumare molta più energia.
  • Più rumoroso: i grandi marchi investono molto in tecnologia, ogni anno presentano modelli sempre più silenziosi, difficilmente un modello low cost potrà eguagliare queste caratteristiche.
  • Meno bello esteticamente: come per la questione della rumorosità, le aziende investono anche in design, alla costante ricerca del modello più sottile, meno ingombrante e dalle linee moderne. A differenza di un modello di poche centinaia di euro che si presenterà come una scatola.
  • Meno innovativo: è sicuramente l’innovazione a determinare il prezzo di un condizionatore. Ogni anno vengono proposti modelli sempre più all’avanguardia, per fare alcuni esempi, basti pensare ai modelli con controllo da remoto, oppure quelli che si sanificano in automatico, non per ultimi, quelli a controllo vocale.