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Come si usano le prove dell’investigatore privato

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L’investigatore privato compie un servizio delicato e complesso per il cliente. In sostanza, oltre all’indagine sul campo e con tutti i mezzi del mestiere, l’investigatore deve anche raccogliere delle prove scritte o orali che possano confermare la veridicità di quanto sostiene e che possano eventualmente essere usate in tribunale.

Pensiamo al caso di un divorzio, giustificato dal tradimento di uno dei coniugi: in questo caso, saranno necessarie delle prove esibite dall’investigatore che dimostrino l’infedeltà di uno dei due. Pensiamo anche al caso di una frode contro l’assicurazione: anche in questo caso saranno necessarie delle prove da usare nei confronti del cliente disonesto.

Insomma, l’agenzia investigativa sa bene che le prove nell’ambito di lavoro hanno una fondamentale importanza. Ma che tipo di valore hanno, dal punto di vista processuale, le prove che vengono fornite dall’investigatore? Il discorso è abbastanza complesso perché nel procedimento penale la prova si deve formare nel contraddittorio fra le parti, oppure è ammessa solamente in alcuni casi: nel processo civile, il codice riconosce solamente alcune prove e quelle non contenute all’interno non hanno un vero e proprio valore probatorio.
Ma quindi come regolarsi? Bisogna necessariamente fare affidamento sulla giurisprudenza che ha affrontato la questione.
La giurisprudenza tende a ritenere che i documenti che siano stati prodotti dall’investigatore siano ‘scritti provenienti dal terzo’ e non vere e proprie prove.

Non essendo disciplinate nel codice civile, queste prove spesso sono considerate come neutre, come aventi un semplice valore indiziario: se sono quindi supportate da altre prove, possono essere rilevanti, come ha stabilito la giurisprudenza del tribunale di Milano. Ecco perché è di fondamentale importanza portare questi elementi in tribunale, perché possono essere usati per accreditare una versione già solida dal punto di vista probatorio, o comunque come indizi.

Talora le prove sono state ottenute in modi non propriamente legali. Per esempio introdursi nella casa privata di una persona per scattare foto che testimonino il tradimento di uno dei coniugi va contro il divieto di violare i luoghi di privata dimora.

Altri reati possono essere quelli di interferenze nella vita privata, che comporta la lesione della privacy. Attenzione perché le prove ottenute infrangendo queste norme penali potrebbero anche non essere considerate.

Il caso della testimonianza è però leggermente diverso. Finora abbiamo parlato di prove per iscritto, ma l’investigatore può anche utilizzare delle prove orali. Il caso tipico è quello della testimonianza: l’investigatore che trovi un testimone come può usare le sue dichiarazioni? La testimonianza è una prova orale nel processo civile e deve essere assunta, ovviamente, nelle modalità ivi contenute.

La prova orale dovrebbe confermare quella documentale.
L’investigatore si muove quindi in un mondo estremamente complesso e variegato, e deve sempre tenere conto di che cosa prevede la legge, di quali sono i suoi limiti, di come ottenere le prove, e di tante altre variabili che possono determinare la vittoria o meno della causa in tribunale.
Per questo l’investigatore deve essere esperto nel suo campo e muoversi conoscendo bene le normative, sostanziali e processuali.

Articolo realizzato in collaborazione con Agenzia Investigativa Gruppo Saros Investigazioni